11 novembre 2021, Solicchiata Cave Ox, è San Martino “quando ogni mosto diventa vino”, ma avrebbe potuto essere anche San Valentino, il santo degli innamorati perché quella sera oltre al vino, presente in abbondanza a Cave Ox, è stata celebrata la cucina dell’amore da Carmelo Chiaramonte, cuociniere errante, da un paio di anni quasi stabile a Donnalucata nel suo ristorante CaroMelo…
Partita da Marina di Ragusa, dopo aver percorso circa 182 km sotto una pioggia torrenziale, arrivata a Solicchiata è stata bellissima la sensazione provata per essere ritornata lì, per un evento, dopo tanto tempo e dopo tanta strada!
Ovviamente sono entrata in cucina dove ho trovato Carmelo intento a preparare i suoi piatti.
Appeso al muro il menu, ovvero: Appunti di cucina omo, trans, culinaria di San Martino
Dopo qualche chiacchierata e alcuni brindisi la cena è iniziata…
Per primo è stato servito Il castagno dal suo punto di vista.
Poi il Gelato di campagna.
Dopo la Giardiniera Etnea.
Seguita dal Biancomangiare di gallina e rose.
In seguito il tanto atteso Pompinello di Siniscola
e di seguito l’attesissimo Kunnilingus bovino!
Caz che cozza non ha deluso le aspettative
ma neanche #minkia ke pizza!¡ ha scherzato!
Non poteva mancare La pasta di mezzanotte: creapopoli di tonno e pecorina (per chi se lo stesse chiedendo il creapopoli è… il creapopoli!)
E alla fine ci siamo fatti coinvolgere a Farci una pera… accompagnata dal gelato di Giovanna Musumeci, gelatiera e pasticcerà di Randazzo.
Piatti audaci, provocatori, ma che parlano di territorio e dintorni. Una cena appassionata, fatta di vino e cibo pazzeschi, divertimento, amici e amore…
Di quell’amore che bisogna avere quando si cucina per trasmettere la passione a chi proverà i piatti preparati.
La cucina dell’amore è un progetto di Carmelo nato diversi tanti anni fa, che ha portato in teatro ammaliando i partecipanti… io stessa ho partecipato a uno spettacolo/cooking show nel lontano 2015 davanti al sagrato della Chiesa della Madonna del Carmelo di Leonforte, durante il quale Carmelo, partendo dal libro Ricette immorali, di Manuel Vàzquez Montalbàn ha dato prova delle sue qualità di narratore e intrattenitore, e, naturalmente di cuoco provetto, conducendo il suo pubblico in maniera divertente, tra i profumi e le fragranze dei cibi sui fornelli, in un viaggio tra cultura e tradizioni gastronomiche, raccontando dei singolari cibi scelti da diverse popolazioni nel mondo, come piatti del proprio sostentamento, vere e proprie “ricette incantesimo”.
Quella sera di sei anni fa chiacchierando mi ha raccontato come fosse nata ’idea della cucina dell’amore:
“Dal mio modo presuntuoso di cucinare per opportunismo, per cui io non decido mai cosa cucinare, compro, metto tutti ingredienti sul tavolo e poi decido. Perché io non ho mai accettato che la cucina seria debba essere quella replicabile, concetto che appartiene all’industria, al motore a scoppio. Quella della cucina è una forma di arte, se diventa replicabile non è arte”. (il resto potete leggerlo qui)
E l’amore che Carmelo ha messo nei suoi piatti, è stato lo stesso di quello di Sandro nello scegliere i vini da abbinare…
Il prosecco di Valdobbiadene sur lie di Casa Coste Piane, ottenuto da una rifermentazione naturale e spontanea in bottiglia.
Il Biancoviola del vignaiolo di Alcamo, Aldo Viola, un blend di Catarratto, Grillo e Grecanico.
Il Sauvignon Blanc Sancerre Blanc Skeveldra del Domaine Etienne et Sebastien Riffaul.
La Lune, Chenin Blanc di Mark Angeli.
Magipirò di Azienda Siciliano, un blend di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.
Vini che rappresentano l’identità di Cave Ox, Il “Luogo dove si parla di cibo, di vino e di vita sulla terra” e raccontano la passione di Sandro per il suo lavoro e l’attenzione per quei vini fatti in un certo modo (“naturale”, pare non si possa dire), che abbinati alla cucina di Carmelo hanno mostrato la loro amicizia, genuina e un po’ magica!
Grazie per la vostra accoglienza!