Se l'evento è CHIC, il successo è OK!


Nella lingua comune “Chic” è sinonimo di elegante e raffinato…

Nel mondo dell’enogastronomia CHIC è Charming Italian Chef, “l’associazione nata nel 2009 che riunisce un centinaio di grandi professionisti (oltre cinquanta stelle Michelin) che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime di cui è ricco il nostro Paese… una piattaforma aperta, in cui lo scambio di idee ed esperienze e l’interazione tra i soci danno luogo ad una crescita culturale di tutto il movimento”, che ha fra i suoi obiettivi: “il senso di amicizia e di collaborazione; la disponibilità allo scambio di esperienze sul campo; il rispetto dei prodotti ed il legame con il territorio; la creatività e l’innovazione come stimolo per esaltare la proposta in cucina”.
Obiettivi che il 7 novembre scorso a Tenuta Voscenza a Santa Venerina, sull’Etna, durante la settima edizione di Etna&ChicChef, credo siano stati raggiunti abbondantemente assieme a molti altri…
Etna&ChicChef è un evento enogastronomico di beneficenza, giunto alla settima edizione (per me la seconda), ideato da Pietro D’Agostino, chef una stella Michelin del ristorante La Capinera e Kistè di Taormina e consigliere per la Sicilia di CHIC, con cui ha organizzato la manifestazione, in collaborazione con lo chef Seby Sorbello, di Sabir Gourmanderie di Zafferana Etnea e presidente provinciale dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei e con la Federazione Italiana Cuochi, il cui ricavato (10mila euro) è stato destinato per la maggior parte alla LIMPE – DISMOV, l’Accademia Italia Malattia Parkinson e disordini del movimento, “per finanziare il miglior progetto mirato al miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti dalla patologia”.
Tema di quest’anno il comfort food, il cibo della felicità, interpretato da circa venti tra i migliori Chic chef d’Italia e abbinato ad alcune cantine dell’Etna.

Il 6 novembre un gruppo di giornalisti (me compresa), blogger e/o altro ha preso parte al press tour guidato dalle addette all’ufficio stampa di Etna&ChicChef, Grazia Sicali e Letizia Carrara, che ci hanno condotto in due aziende del territorio di Castiglione di Sicilia e Solicchiata, Vini Patria e Palmento Costanzo dove, naturalmente, abbiamo degustato i loro vini e alcuni prodotti del territorio.

Di sera a Linguaglossa, a Villa Neri, prima l’aperitivo, poi gli chef Elia Russo, Pietro D’Agostino e Seby Sorbello ci hanno coccolati con le loro preparazioni durante la cena di preview…

Elia ha preparato il Gambero di Nassa affumicato all’origano, arancia e latte di mandorla pizzuta e la Sfoglia di calamaro e pepe Sichuan, insalatina di frutta e verdura marinata all’aceto di riso, crema di sedano rapa e spugna di broccoletti.
Seby lo Spaghettone “Sensazione Etna”, Pietro il Gambero in veste autunnale. Il dolce, Girotondo di cioccolato gianduia Azelia, croccante al rosmarino, agrumi e menta è toccato allo chef di casa, Elia.
Una cena per pochi, dai toni caldi e accoglienti…

Accogliente come l’Hotel Esperia di Zafferana Etnea dello chef Sorbello, dove, come sempre sono accolta calorosamente, sentendomi quasi a casa, e dove ho pernottato alla fine di una giornata intensa, fatta di condivisioni, sorrisi, cibo e… vino!

Martedì mattina a Tenuta Voscenza, per la conferenza stampa con gli chef Sorbello, D’Agostino, il direttore di CHIC Raffaele Geminiani e il giornalista Fabrizio Carrera, prima

e poi per il “B2B in The Kitchen Tour”, la Jam Session, in cui i produttori provenienti da tutta la Sicilia hanno messo sui tavoli verdure, pesci, miele, formaggi, salumi, pane, confetture, frutta e altri prodotti del territorio e gli chef li hanno utilizzati improvvisando i loro piatti, che giornalisti e esperti del settore hanno consumato allegramente accompagnati dai vini delle cantine partner.

Alcuni vini del B2B

Nel pomeriggio altro interessante B2B: i percorsi del terroir, curato da Mauro Cutuli, sommelier e produttore di olio, dedicato ad alcuni produttori di vino dell’Etna e non.
Alcuni piatti della cena

Infine la cena. Preparata da venti chef che hanno dato il meglio di sé: Giuseppe Mancino, due stelle Michelin, del Piccolo Principe di Viareggio, (Spaghetti con bottarga e agrumi), le altre stelle Michelin Alessandro Gilmozzi, de El Molin di Cavalese nella Valle di Fiemme, Trento, tra i più noti nel panorama nazionale come lo chef di montagna, ha proposto (L’uovo delle Dolomiti (cotto alla rovescia, crema di broccolo, betulla candita, riduzione di funghi, lichene bianco, geranio odoroso)); Flavio Costa, del ristorante 21.9 all’interno della Tenuta Carretta a Piobesi d’Alba, grande cantina e location nel cuore del Roero che (Crema di zucchette trombette, seppie al nero e scorzette candite di limone); Pier Giorgio Parini, da stella Michelin a miglior giovane chef d’Italia per la Guida dell’Espresso 2012 (Mezze maniche in porchetta con finocchietto selvatico, rosmarino e limoni).
Ludovico De Vivo CapoFaro Malvasia Resort di Salina (Filetto di cavolo e capperi); Peppe Bonsignore, de L’Oste e il Sacrestano di Licata, (Conchiglioni alla norma); Valentina Chiaramonte di Fud OFF a Catania, (Fegatini di pollo) Salvo Vicari di Noto (Vellutata di zucca e topinambur, semi di zucca tostata e pancia di maiale cotta sulle braci); Alfio Visalli, di Blu Lab Academy (“Sano come un pesce” Cubo di Cobia su parmentier di topinambur e patate con mousse di piacentino ennese e carciofino croccante); Elia Russo di Villa Neri, Linguaglossa, (Tortello di pasta fresca allo Zafferano con mollica atturrata al finocchietto e miele su fonduta di zucca gialla e una riduzione di marsala semi sec); Giuseppe Raciti di Zash, Riposto (Maialino cotto a bassa temperatura, agrodolce di datterino, soia, caffè e cime di rapa); Carmelo Trentacosti, Villa Igea, Palermo (Insalata di sgombro affumicato alla pantesca). Tommaso Cannata, Bottega del Pane, a Messina, (Pidoni messinesi con farina di grano antico siciliano Maiorca farciti con tuma, scarola, pomodoro e acciughe). Anche gli organizzatori hanno dato il loro contributo: Pietro D’Agostino, ha preparato “Vitello, senape, ceci e fantasia” e Seby Sorbello, “Polpo alla luciana”.

Presenti anche i pasticceri della Conpait. (Confederazione Pasticceri italiani) Salvatore Cappello, di Palermo; Giovani Pace, Carmelo Ciampagna e Antonella Scripilliti, e i due barman siciliani, Mario Grasso e Luciano Ferlito, che hannno firmato gli special cocktail, dedicati ai profumi, alle essenze dello straordinario territorio, chiamato Etna.

A rendere la serata “chic” (inteso come “elegante”), la stilista Marella Ferrera una delle firme più autorevoli dell’alta moda del panorama italiano ed internazionale e vulcanica figlia “doc” dell’Etna che, per l’occasione ha confezionato degli originali papillon in “ecoglass”, un materiale di riciclo, indossati da ogni singolo chef e poi venduti in beneficenza. La stilista Micaela Morandi, con i suoi fiori di seta, organza chiffon, anche questi donati per la raccolta fondi; l’artista Laura Calafiore che si è esibita in una speciale performance di fast painting dal vivo. La serata inoltre è stata allietata dall’attore Gino Astorina, dalla musica di Francois e le Coccinelle e dal conduttore Ruggero Sardo.

Presente anche l’artigiano Riccardo Ferrantelli con i suoi taglieri realizzati in legno, utilizzati dagli chef per le loro preparazioni.
“Motto” di quest’anno è stato Felichic di esserci! “un gioco di parole che ha ripreso la sigla dell’associazione Charming Italian Chef usato per mettere anche un accento divertente ed elegante”.
E da ciò che ho visto, oltre me, sono stati Felichic di esserci, chef, cantine, produttori, giornalisti, esperti del settore, tutti coloro che hanno partecipato all’evento, perché “fare del bene ne vale la cena”… se poi è realizzata con ricette che “danno felicità”, perché espressione del territorio, del lavoro e della dedizione di chi li ha realizzati e dei produttori che hanno fornito le materie prime, ma soprattutto perché contribuiranno a portare avanti una nobile causa…