Lo scorso fine settimana, come vi avevo anticipato, GossipChef ha partecipato come media partner all’evento Expo Food & Wine a Catania. Sono stati tre giorni intensi, ricchi di cooking show, convegni, degustazioni, gare e tanto altro ancora… non avendo il dono dell’ubiquità non ho potuto seguire tutto quanto, pertanto ho preso parte solo ad alcuni di questi.
Il tutto si è svolto tra il piano terra e il primo piano delle Ciminiere di Catania, al piano terra, nell’area cooking si sono svolti tutti i cooking show organizzati dall’unione regionale cuochi siciliani, mentre al primo piano si sono svolti altri cooking show in due diverse aree, una gestita dall’unione regionale cuochi siciliani l’altra gestita dello chef Alfio Visalli, con la sua Blu lab Academy, il laboratorio di educational alimentare.
Sabato dopo aver visto un po’ di cooking show, tra cui quello dello chef Pietro D’Agostino, del ristorante La Capinera di Taormina,
sono stata invitata dalla mia amica Antonella Carbone della Fisar di Catania alla degustazione, guidata da Vittorio Cardaci, tra Tradizione e Innovazione, del Salcheto, un Sangiovese, il Docg Vino Nobile di Montepulciano prodotto in una cantina “off-grid”, un vero e proprio modello di efficienza ambientale e di innovazioni tecnologiche. Un’azienda di riferimento nella gestione ambientale integrata (GHG, Acqua, Biodiversità) che vanta tra l’altro primati mondiali nell’indicizzazione di Carbon e Water Footprint.
È la prima azienda al mondo ad aver certificato la Carbon Footprint di una Bottiglia di Vino (secondo lo standard ISO 14064, nel 2011).
In degustazione I 6 vini: Obvius rosso 2013, Obvius rosato 2014, Vino Nobile 2012, Vino Nobile riserva 2010, Salco vino Nobile 2010, Salco IGT 2089. Naturalmente tutte in magnum.
Dopo essermi “avvinazzata” abbastanza, ma soprattutto aver appreso diverse informazioni su un vino che non conoscevo, sono andata alla Blu lab Academy, dove lo chef Pino Maggiore di Trapani aveva da poco iniziato il suo cooking show sul tradizionale cùscusu trapanese, dall’incocciatura alla . e proprio con il cuscusu si è conclusa la prima giornata di Expo Food & Wine.
Domenica già alle 10,00 del mattino sono stata catapultata alla degustazione di un particolare distillato peruviano, soprattutto per la sua storia, il Pisco, tenuta dalla simpatica giornalistaperuviana Gladys Torres Urday, “assistita” da Roberto Rabachino, il Presidente Nazionale Giornalisti Agroalimentare Italiano.
Dopo aver superato alla grande questa prova, ho partecipato, assieme ai miei colleghi giornalisti, Flavia Buscema (di InEat), Manuela Zanni (diSapori di Sicilia), Anna Martano (di Taccuini Storici), Agata Faro (di EnoNews), Fabrizio Bargagli (di I Grandi Vini), Giuseppe Giuffrida (di Radio Studio Centrale) a Polp Fiction, una gara durante la quale abbiamo preparato delle polpette, che poi sono state “giudicate” da quattro giudici: l’organizzatrice di Expo Food & Wine, Alessandra Ambra, lo chef Orazio Torrisi, il produttore di formaggi Giovanni Messina e il giornalista Marco Mangiarotti.
La divertente gara è stata vinta da Anna Martano (che ha preparato la polpetta “più tradizionale, più gustosa e più innovativa”), però anche io mi sono difesa bene, infatti il giorno dopo Marco Mangiarotti mi ha detto che non avevo vinto per un punto, queste sono soddisfazioni!
Dopo aver fatto un po’ di giri, ho partecipato al cooking show dello chef campano Pietro Parisi, che ha presentato il suo libro “Un cuoco contadino, i volti della sua terra” e ha preparato una pasta con i friarelli.
Il salato, generalmente è seguito dal dolce, presentato dal pasticcere Giovanni Cappello di Palermo.
Non poteva mancare il vino! A offrirlo la Fisar di Catania con la prima degustazione verticale dei Cru di Nerello Mascalese della Tenuta Masseria Setteporte, nelle annate 2008, 2010, 2011, 2012 e 2013, prodotto nel Sud Ovest dell’Etna, guidata dal mio amico Gaetano Prosperini.
Gaetano ha condotto i partecipanti in un viaggio tra le caratteristiche del vino prodotto sul territorio dell’Etna mostrandone l’eleganza, i profumi e la superba bevibilità.
Non ho fatto in tempo a finire la verticale che sono tornata alla Blu lab Academy, dove gli chef Carmelo Floridia e Stefano Alfano si stavano preparando per il loro cooking show con i vasetti Gurmè.
Come sempre hanno catturato i partecipanti con le loro ricette preparate con la particolare tecnica della Vasocottura, lenticchie nere di Leonforte con gambero e crostini di pane e una zuppa di pesce del Mediterraneo.
Dopo la Vasocottura, Tommaso Cannata ha presentato la tipica focaccia messinese e a seguire un laboratorio dedicato alla pasta sfoglia, dolce e salata, e fatto anche quello!
Tra una degustazione di Nerello e i cooking show, ho avuto anche il tempo di seguire la performance di Tony Lo Coco, chef del ristorante I Pupi di Bagheria.
Ha concluso la giornata Seby Sorbello, chef del ristorante Parco dei principi di Zafferana.
Lunedì nell’area cooking del piano terra si sono svolti il concorso nazionale a squadre organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi e il simposio Conpait. Al piano di sopra, alla Blu Lab Academy, si sono svolti altri cooking show, fra questi un altro degli chef Carmelo Floridia e Stefano Alfano che hanno interpretato con la particolare tecnica della Vasocottura Gurmè il Pesce spada con caponatina di ortaggi alla menta, riscuotendo sempre grande successo.
C’era anche Dario Di Liberto, chef del Ristorante Il Tocco di Ragusa che ha realizzato un risotto con rape rosse, cozze e provola affumicata delle Madonie, utilizzando il riso di Leonforte dell’azienda Agrirape.
Hanno chiuso il terzo e ultimo giorno Giuseppe Causarano e Antonio Colombo chef della Locanda Gulfi di Chiaramonte Gulfi.
Dopo tanto bere e tanto mangiare un paio di incursioni anche al convegno organizzato dall’unione regionale cuochi Sicilia, e dai Cuochi etnei, “I cuochi… la ricetta del turismo”
Dopo di ciò l’evento è finito, ma per me e i miei colleghi, la serata non finiva lì, infatti ci siamo spostati all’Esperia hotel di Zafferana per la cena di gala, ma di questa e di altro ancora vi racconterò nel prossimo post!
(Alcune foto sono di Orazio Pellegrino)