In Sicilia e in particolare nella zona del catanese, se parliamo di “minnuzze” intendiamo i dolci dedicati alla «santuzza» Agata, ovvero le mini cassatelle, composte da soffice Pan di Spagna, farcite con crema di ricotta lavorata con lo zucchero e aromatizzata con un pizzico di cannella, gocce di cioccolato o canditi, pasta reale colorata di verde, glassate con zucchero fondente (o ghiaccia reale) e decorate con ciliegia rossa: un vero gioiello di finissima bontà simile alla cassata siciliana! Questi dolci si presentano a cupola semisferica, come se fossero due piccoli seni, infatti essi ricordano il martirio di Sant’Agata alla quale furono strappati i seni per volere del proconsole romano Quinziano in quanto respinto dalla giovane vergine cristiana: ecco perché vengono anche chiamate «minnuzze di vergini». Anticamente questi dolci venivano preparati solo in occasione della festa di Sant’Agata patrona di Catania, adesso, invece le possiamo trovare esposte tutto l’anno in tutte le pasticcerie storiche catanesi e non solo, la tradizione vuole che le “minnuzze” siano mangiate a numeri pari, cioè due alla volta, come i seni della donna. Adesso, c’è da dire che, a differenza delle “minne” di Sant’Agata, le “minne di Santa Venera” sono ben diverse. Queste cassatelle gelato pare che siano state ideate agli inizi del novecento dal maestro pasticcere acese Alfio Bella, chiamato “il pasticcere principe”, fondatore nel 1919 dell’omonima pasticceria Bella, storica dolceria di Corso Umberto ad Acireale, tramandata poi al figlio Angelo, anche lui maestro pasticcere e successivamente al nipote. Orazio Bella racconta che questo dolce gelato fu realizzato proprio da suo nonno Alfio e lo volle dedicare a Santa Venera, patrona della città di Acireale, in occasione della sua festa che ricade in piena estate: esattamente il 26 luglio. Le cassatelle gelato o “minne di Santa Venera” si presentano leggermente più grandi rispetto a quelle dedicate a Sant’Agata, quindi, se non si è particolarmente golosi, mangiarne due alla volta diventerebbe quasi impossibile. Queste singolari delizie sono composte da una base di friabile biscotto savoiardo, con raffinato gelato di crema, finissima glassa di zucchero fondente, e infine, posta in cima al dolce la ciliegina rossa candita, che va a completare l’opera. Naturalmente sono anch’esse di forma semisferica, a cupola, vanno conservate nel banco dei gelati insieme al pezzo duro Misto Umberto, a gli Schiumoni al caffè e alle squisite torte gelato. Le cassatelle di Santa Venera sono un omaggio alla Santa acese, racchiudono in unico scrigno devozione e storia ricolma di gusto siciliano.
Anche Santa Venera ha le sue “minne”
La cassatella gelato, il dolce tradizionale dedicato alla santuzza acese