Questi biscotti poco conosciuti, sono originari di Palma di Montechiaro (AG), venivano preparati esclusivamente dalle mani sante e sapienti delle Monache Benedettine del monastero il quale è dedicato alla Vergine del Rosario. Il cenobio fu fondato dai Tomasi di Lampedusa nel palazzo di famiglia nel 1659, per accontentare la figlia che voleva vivere da monaca. In questo scrigno di storia e spiritualità sono custodite le spoglie della Venerabile Serva di Dio Suor Maria Crocifissa della Concezione, ovvero la Beata Corbera di cui si parla nello storico romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Anticamente le monache di questo monastero e quelle Cistercensi di Santo Spirito ad Agrigento così come di altri cenobi moniali sparsi per la Sicilia, erano le uniche custodi delle ricette e dei segreti dell’arte dolciaria siciliana. Questi dolci segreti uscirono fuori dalle mura dei chiostri, dopo le soppressioni, infatti oggi si possono trovare gli stessi dolci preparati dalle monache anche in alcune storiche pasticcerie, ad esempio: ad Agrigento alla pasticceria Caffè Concordia di Fabio Saito fondata nel 1948 dal nonno Andrea Saito premiato come migliore pasticcere sotto il Regno d’Italia, dove tuttora si realizzano i dolci con le antiche ricette del monastero Girgentano. Oppure l’Antica Pasticceria del Corso a Palma di Montechiaro dei Fratelli Morgana, fondata alla fine del 1950 dalla sig.ra Gaetana detta Pina Tanina, lontana parente di una monaca del monastero di Palma, in questa pasticceria giornalmente vengono preparati i biscotti Umberto con la stessa storica ricetta di un tempo. Attualmente nel monastero di Palma e in quello di Agrigento si possono acquistare i dolci confezionati dalle poche monache rimaste: famosi sono i dolci alle mandorle, soprattutto i biscotti Ricci.
I biscotti Umberto furono dedicati al Re d’Italia Umberto I di Savoia alla fine dell’Ottocento e sono realizzati con ingredienti semplici: farina 00, strutto, zucchero, uova, scorza di limone grattugiata, vanillina, lievito per dolci, ammoniaca e zucchero a velo. I biscotti Umberto si presentano a listarelli ben spessi e molto “soffici come i baffi del Re”, si gustano cosparsi di abbondante zucchero a velo, sono ottimi per la prima colazione, per il pomeriggio all’ora del tè, oppure in estate con la granita o il gelato. La ricetta di questi biscotti mi è stata data dalla cara amica Maria Scopelliti originaria di Palma di Montechiaro, alla quale, a sua volta è stata tramandata dalla nonna. Tengo a precisare che sono stati proprio i biscotti Umberto a darmi l’input, ovvero l’idea per il mio libro: “I Siciliani I Dolci I Savoia” della Algra Editore (ricetta a pag.39) presentato esattamente un anno fa alla Villa Parco Comunale Antonio Aniante di Viagrande il 26 agosto 2020. Il libro si pregia di avere la prefazione di S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia Principe di Piemonte e Venezia.