Fare il mio lavoro mi piace tanto, mi piace lavorare con gli chef e con i produttori, far conoscere ciò che fanno, allo stesso modo mi piace molto raccontare i posti in cui vado, le persone che conosco e gli eventi a cui vengo invitata… e mi piace comunicare le cose belle che fanno i miei amici… Fra questi c’è Alessandro Di Rosa, l’artigiano di Modica, che da circa 20 anni nella sua azienda Thalass realizza “la prima linea di piatti in vetro pensata su misura per l’alta ristorazione, accostando la trasparenza e la luce che uniscono, non solo metaforicamente, il vetro e il mare”…
Da pochi giorni Alessandro ha dato vita al suo nuovo progetto, ha aperto il nuovo laboratorio artigianale nel cuore del centro storico di Modica, dove continuerà a realizzare le sue creazioni in vetro per l’alta ristorazione e non solo…
Per festeggiare questo nuovo traguardo gli chef Antonio Adamo, Luca Cannizzaro, Giorgio Cicero, Andrea Iurato, Lorenzo Ruta, Costantino Spadaro, Luca Stracquadanio e le aziende Antica Dolceria Bonajuto, Cantina Marilina e Birra Tarì sono stati i protagonisti dell’evento battezzato dallo stesso Alessandro “Thalass & Friends”.
È stata una festa fatta da tanti gesti di vera amicizia e affetto, durante la quale ognuno ha messo a disposizione ciò che poteva, gli chef le loro preparazioni, i produttori i loro prodotti e gli amici il loro affetto.
Erano lì anche i suoi tre grandi amici che lo hanno sempre sostenuto: Corrado Assenza, Vincenzo Candiano, Accursio Craparo.
Corrado Assenza è stato tra i primi a “scoprirlo” e a guidarlo, fino a sceglierlo quest’anno tra i partner della sua presenza a Identità Golose, dove il Maestro pasticcere del Caffè Sicilia di Noto ha contribuito a disegnare le prospettive della Nuova Pasticceria Italiana che lo ha scelto perché “capace di leggere la contemporaneità, quella della rinata cucina isolana così come quella internazionale, e di tradurla in forme di vetro policromo”. Proprio quello che ha spinto alla collaborazione anche cuochi stellati come Vincenzo Candiano, che per lui ha anche firmato una linea, Thalass Drop, “condividendo il valore del lavoro artigianale e il piacere di sognare” e Accursio Craparo, che da sempre gli affida il compito di inventare soluzioni uniche per i suoi piatti firma, “in un confronto di grande intesa, maturità e amicizia”.
“Ringrazio Vincenzo per la sua umanità, Accursio per la sua creatività, Corrado per essere stato capace di darmi davvero la spinta e la voglia di mettermi in gioco e tutti gli amici di questa grande famiglia che mi hanno regalato il loro lavoro per realizzare questo sogno”,
“Un sogno che si realizza perché mi consente di mettere a contatto il laboratorio e il territorio, di mostrare ai miei ospiti la straordinaria bellezza del luogo in cui vivo di indicar loro le tappe imperdibili della buona cucina che mi circonda. Ma non solo. Il nuovo spazio di Thalass è pensato al contrario: prima il laboratorio, dopo lo show room, come nelle botteghe di un tempo, affinché chiunque arrivi venga prima immerso nella dimensione artigianale del lavoro che facciamo qui e solo dopo venga a contatto con il suo risultato, che è sempre frutto di studio e fatica”.
“Il lungo lavoro di questi anni con tutti loro mi ha di volta in volta confermato come l’alta cucina sia contenuto, ma anche forma, contenitore. Facendo per ogni cuoco un lavoro di vetreria sartoriale, capace di esaltarne la ricerca e il linguaggio, abbiamo creato insieme una vera e propria arte della presentazione che continuerà a rappresentare la linea guida del mio futuro lavoro, che sarà sempre più orientata anche verso l’estero”.