Per questa occasione la mattina della festa abbiamo visitato la cantina: un’azienda sostenibile, all’avanguardia, particolarmente proiettata alla spumantizzazione, dove è garantito il controllo delle temperature in tutte le fasi della filiera produttiva.
Ad aprile, al Vinitaly ho avuto modo di degustare di nuovo i vini dell’azienda, ho avuto il piacere di assaggiare il nuovo spumante Metodo classico Milazzo Nature, così definito in quanto la “liqueur d’expedition” non contiene zuccheri aggiunti e il residuo zuccherino, naturalmente contenuto nel vino, non supera i 3,0 g/l.
L’azienda inoltre nel concorso enologico del Vinitaly ha ricevuto grandi risultati.
“I risultati del concorso 5Star Wines vanno oltre le nostre aspettative, sia per la quantità dei vini che sono stati premiati che per il punteggio che è stato assegnato loro. Un riconoscimento che valorizza il nostro continuo miglioramento produttivo su tutta la gamma di prodotti: i bianchi, i rossi ed i vini spumante metodo classico”, ha commentato la titolare dell’azienda Giuseppina Milazzo.
“Particolarmente significativo, continua Giuseppina Milazzo, è il doppio riconoscimento per il Maria Costanza rosso dell’annata 2013 che ottiene il punteggio di 91/100 e di 92/100 per la versione Riserva”.
“Ancora una volta siamo fra le cantine più premiate in un concorso internazionale, ed abbiamo l’orgoglio di portare la Sicilia in testa in un contesto internazionale di grande rilievo come quello del Vinitaly”.
“Nei nostri vigneti i suoli presentano caratteristiche diversissime, a distanza di poche centinaia di metri, per questi motivi riusciamo ad ottenere una qualità molto alta su tutta la gamma”. A spiegarlo Saverio Lo Leggio, Amministratore Delegato dell’Azienda Agricola G. Milazzo.
“Nei nostri vigneti – continua Lo Leggio – vi sono suoli bianchi brillanti, prevalentemente calcarei e gessosi, che conferiscono note minerali alle uve; a distanza di poche centinaia di metri sono presenti suoli di un nero intenso, prevalentemente ricchi di sostanze organiche, in cui trovano giusta collocazione vitigni precoci da cui si ricaveranno vini di grande struttura e longevità”.
“Per individuare i migliori cloni da impiantare su ogni suolo è stato svolto un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione. Un lavoro in vigna che cammina di pari passo con quello svolto in cantina, dove vengono effettuate delle micro vinificazioni, distinte per vigna, con le uve provenienti dalle singole contrade. I blend dei vini da vitigni identici ma provenienti da contrade diverse donano, per ciò, ai vini grande complessità”.
Il prossimo 3 luglio ci sarà la sesta edizione della Notte Rosè… presto vi darò maggiori informazioni!