A cena da Seby Sorbello

Durante i miei “enogastrogiri” mi capita spesso di conoscere persone nuove, con cui il più delle volte si instaurano dei rapporti di simpatia e stima reciproca, uno di questi è lo chef Seby Sorbello, proprietario, assieme alla mamma Enza Cutuli, dell’esperia Palace Hotel e del ristorante “Sabir Gourmanderie” (il cui nome richiama la ricercata lingua che si parlava anticamente nei porti siciliani) che si trovano all’interno del Parco dei Principi a Zafferana Etnea.

Nei mesi passati Seby ha rifatto il look al suo ristorante e dopo aver finito i lavori, pochi giorni fa, ha invitato a cena, tramite il suo addetto stampa Antonio Iacona, un po’ di amici giornalisti (quindi anche me) per inaugurare la nuova stagione.

Per l’occasione ha preparato: Finto Panino che guarda da Occidente ad Oriente,  una pralina di pesce in tempura con una tartelletta salata, limone candito e una maionese alle alghe, praticamente la cucina siciliana contaminata dall’Oriente, attraverso l’uso delle alghe e della tempura;  Futura Memoria: un crudo di pesce, gambero, scampo e cernia, servito con una insalatina di lattuga, mauro (l’alga tipica delle coste catanesi) e crudo di asparagi selvatici, cioccolato modicano, cialda di cappero di Pantelleria e salsa alla mandorla; Gambero Rosso di Mazara, scottato, servito su una dadolata di ortaggi leggermente profumata al timo con fonduta di Ragusano Dop al tartufo e scaglie di tartufo dell’Etna; Polpettine di ricciola al sugo di carne e pesce accompagnate con un soffio di patate e una bottarga di uovo; Triglia nel giardino dell’Etna, filetti di triglia cotti in crosta di tumminia, serviti con una crema di melanzana bianca agli agrumi con datterino candito, favette e verdure di campo spontanee e fiori di zucca; Omaggio alla neve: un piatto creato durante un pomeriggio di inverno sull’Etna, per rappresentare un paesaggio innevato con un gelato ai fiori di rosmarino, come se fosse neve, che imbianca la pietra lavica ben rappresentata da una cialda di riso venere che imbianca la vegetazione con la cannatedda, verdura spontanea che nasce sul vulcano; Rigatoni serviti con una carrettiera di datterino, una quenelle di tartarre di scorfano alla cannella e una polpa di ricci e salsa di prezzemolo di vigna; Pesce: tranci di dentice all’agghiata, che è una salsa povera fatta con aglio e menta, piatto accompagnato con una spuma di mandorle e verdure di campo spontanee; Pre-dessert: Pinzimonio, un piatto quasi tradizionale nel menù dello chef Sorbello, fatto con lamelle di finocchio all’olio evo, granita di sedano ed una estrazione di carote d’Ispica; dolce: zuppetta di frutta con ravioletto con cannella e miele e zabaione all’arancia rossa e poi la piccola pasticceria: geli alla cannella, iris secondo la tradizione catanese, torrone con mandorla pizzuta di Avola, pralina di cioccolato al rum, gelo di cioccolato modicano.
In tutti i suoi piatti, come sempre, è presente il il territorio dell’Etna, espresso in ogni suo aspetto, e in cui, soprattutto, è evidente la totale attenzione delle materie prime e la ricercata qualità dei prodotti utilizzati, rispettando la loro stagionalità.

Naturalmente ad accompagnare la cena i vini di alcuni produttori dell’Etna: i Vigneti Vecchio, Palmento Costanzo, Tenuta Moganazzi.

Vini serviti dal sommelier di “Sabir Gourmanderie”, Mauro Cutuli, che prima della cena ha anche preparato dei cocktail siciliani e ha inserito nella cena anche due etichette di saké: ad apertura, quello di Shochu Kyushu, e a chiusura, Heiwa Shuzu Yuzu Saké.

A fine serata, dopo aver ringraziato gli ospiti, lo chef ha presentato la sala: Gianni Bella e Giuseppe Fichera e  la brigata di cucina: Riccardo Laganà, Enrico Lavernier, Carmelo Giardina, Angela Arceri, Carlo Coronati, Carmelo Pulvirenti, Calogero Latino, tutti quanti fondamentali, come lui stesso ha ribadito per svolgere il proprio lavoro con attenzione e dedizione.
Una cena curata in ogni minimo dettaglio in un posto che rappresenta la nuova scommessa enogastronomica della famiglia Sorbello/Cutuli, che ha come obiettivo quello di offrire ai suoi ospiti un punto di riferimento per scoprire la terra dell’Etna e la Sicilia attraverso un percorso che coinvolga tutti i sensi.
…Cosa che sono certa riuscirà per la grande predisposizione dei padroni di casa all’accoglienza e al lavoro di squadra.
P. S. Fra pochi giorni vi terrò aggiornati sulla prossima edizione di Cibo Nostrum, organizzata da Seby, che si svolgerà l’11, 12 e 13 giugno.

Come ha sottolineato lo Chef Seby Sorbello, ringraziando gli ospiti,