Maledetto aglio!

pane e nutella
Da piccola mangiavo poco, quasi niente… eccetto il pane con la crema alla nocciola, senza la quale “che mondo sarebbe”?
Il motivo di tanta inappetenza erano le tonsille che il mio pediatra, tutte le volte che mi ammalavo  (accadeva spesso), preferiva curarmele prescrivendomi la “curetta” (pennicelline intramuscolari delle quali ancora conservo il ricordo…) piuttosto che farmele togliere. Poi, a 11 anni, qualcuno decise che andavano tolte e la mia vita cambiò…
cibo vario
Iniziai a mangiare un po’ di tutto, continuando però ad avere un po’ di remore su alcuni cibi, che pensavo non mi piacessero, mi sbagliavo! Con il passare degli anni mangiavo praticamente tutto, preferendo di gran lunga latticini e derivati, riuscendo a digerire quelli, i peperoni e anche le pietre! Inoltre la cucina di mia mamma, come quella di una brava cuoca siciliana è abbastanza elaborata e sopratutto a base di aglio, non mi dispiaceva neanche quello.
Poi, dopo diversi anni, successe qualcosa, non so cosa di preciso e quando: tutte le volte che mangiavo stavo male, ma male male!
stop alimentari
Dopo alcuni controlli il responso: allergie e intolleranze alimentari a tinchitè, praticamente non potevo mangiare nulla… fra le tante cose, latticini, nocciole (con cui è fatta la mia crema da spalmare preferita) e aglio!
Per quanto riguarda i latticini fu un piccolo dramma perché la mia alimentazione si basava essenzialmente proprio su quelli, dallo yogurt a colazione alla mozzarella a cena, a diversi tipi di formaggi (dal pecorino al gorgonzola) abbinati a tutte le pietanze…
aglio
La grande tragedia riguardava l’aglio, non tanto perché mi piacesse molto, ma perché è uno degli alimenti base della cucina siciliana, ma soprattutto, come ho anticipato prima, della cucina di mia mamma!
Sono comunque riuscita a eliminare dalla mia alimentazione questi alimenti e ho ripreso a stare, finalmente bene. Il problema si presentava quando andavo a mangiare fuori perché dovevo stare attenta e chiedere sempre cosa ci fosse nelle pietanze. Ogni tanto mi concedevo qualche piccolo pezzo di formaggio, senza grandi ripercussioni.
eno gastronoma
Poi ho iniziato a occuparmi di enogastronomia e da allora è iniziata la mia croce e delizia… Ho iniziato a mangiare altri alimenti che prima pensavo non gradire, ma che in realtà non mangiavo per pregiudizi, come per esempio il “macco di fave”, ma ho anche ripreso a mangiare i latticini e altri alimenti incriminati, che, naturalmente, non mi hanno fatto proprio bene… ma li tolleravo abbastanza.
maledetto aglio!
Unico alimento che non potevo e non posso ingerire è l’aglio che in tanti continuano a utilizzare. Per fortuna numerosi chef che conosco sono ormai a conoscenza di questa mia camurrìa e, generalmente, durante i nostri eventi, evitano di utilizzarlo oppure, come ha fatto lo chef Floridia, me lo fanno trovare intero, lasciandomi la scelta se utilizzarlo o no. E io ho scelto NO!
l'aglio e meNaturalmente con il passare del tempo continuo a conoscere persone del settore che non sono a conoscenza di tutto ciò e me lo offrono chiamandolo “gentile” o in quantità industriali. Qualcuno, tenendo conto del mio pallore, ha ipotizzato che io abbia questa allergia perché sono un vampiro… non posso né smentire né confermare, posso solo chiedere di non offrirmelo, sopratutto alla luce del sole!