In principio furono le pesche, poi le confetture, le marmellate e i legumi e poi l’azienda Agrirape di Leonforte produsse, dopo 100 anni, il riso siciliano… oggi il mio amico Angelo Manna, il titolare e proprietario di Agrirape che gestisce insieme ai genitori e alla sorella Melania, ha deciso di fare anche altro… ha aperto, insieme all’amico di una vita, Carmelo Falconieri e a suo fratello Filippo, nel posto più suggestivo di Leonforte, la Granfonte, il Wine bar/Paninoteca “Camurrìa”, che a poco più di un mese dall’apertura sta già facendo parlare e scrivere di se, grazie anche agli eventi organizzati…
Quando Angelo mi ha detto di voler intraprendere questa nuova avventura sono stata felicissima per lui, ma soprattutto per me e per tutti i trentenni (e dintorni) alla ricerca di un posto tranquillo e “amichevole” dove trascorrere il proprio tempo lontano dalla baldoria del paese (piacevole per poche ore), ma soprattutto vicino al posto che più preferisco di Leonforte, la Granfonte.
Quindi, per questo potrebbe sembrare che io sia di parte… in realtà lo sarò!
Dalle informazioni sulla pagina Facebook del locale, si legge che Camurrìa “è un nuovo concetto di locale, un posto dove innovazione e tradizione si uniscono e si amalgamano alla perfezione”… ed è vero!
Già il nome è un perfetto esempio di tradizione siciliana, il locale poi è un mix di stili “vecchi”, ma non banali, come i tavoli dipinti a mano e le sedie che ricordano quelle delle nostre nonne, e tanto altro ancora che non vi dirò per non rovinarvi la sorpresa!
Si possono mangiare panini con hamburger di diverso tipo: pollo, vitello, suino, cavallo e asino, abbinati a ingredienti particolari e inusuali, salumi e formaggi in tagliere e presto arriveranno anche i dolci, tutto rigorosamente prodotto con materie prime di ottima qualità.
Oltre ai diversi vini è possibile bere numerosi tipi di birra e cocktail, alcuni a base di sciroppi particolari ed erbe aromatiche…
Inoltre sarà a breve allestito un angolo con i prodotti Agrirape per dare la possibilità, a chi volesse, di acquistarli direttamente… dal produttore.
Per restare legati alla tradizione poi è possibile giocare a scacchi o a dama, giochi lontani dagli attuali social network, ma vicini alla ormai quasi scomparsa socialità.
Lo staff sembra una vera e propria squadra di calcio a cinque, infatti, oltre ad Angelo, Carmelo e Filippo ci sono Giuseppe Celso, Giuseppe Iraci e Enzo Lo Grande… manca del tutto la presenza femminile, che potrebbe rendere, con le sue caratteristiche, il posto ancor più “camurriuso”.
Angelo sostiene che sia meglio così, ma non sa cosa si perde… o forse si!
Per ogni leonfortese che si rispetti, il giro, a fine serata, alla “brivatura” (è così che viene chiamata la fontana) è d’obbligo e c’è chi ha mantenuto la tradizione, soprattutto in estate, di andare lì a bere birra (prima si mangiava anche l’anguria che veniva tenuta al fresco direttamente nell’acqua dell’abbeveratoio) e a prendere fresco.
Anche Camurrìa in poco tempo è diventata una tappa fissa non solo per i leonfortesi, ma anche per gli abitanti dei paesi limitrofi e oltre. Ed è bello vedere che un posto tanto bello sia di nuovo luogo di incontro e di collettività.
Lunga vita a Camurrìa!